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Investire, perché tutti dovrebbero farlo

Immagine del redattore: Giovanni BadielloGiovanni Badiello

Aggiornamento: 3 giu 2023

Il padre dell’economia del 900, John Maynard Keynes diceva che “l'importanza dei soldi deriva essenzialmente dall'essere un legame fra il presente ed il futuro”.


Investire significa infatti privarsi oggi di alcune risorse, per ottenere, nel futuro, un beneficio. Il denaro per cercare un rendimento, il tempo per studiare e diventare un professionista in un settore, aprire un’attività imprenditoriale che solo dopo anni può fornire ricavi e utili, sono tutti esempi di investimento.


Investire significa anche poter realizzare progetti e sogni. Se il desiderio è far studiare mio figlio nelle più rinomate (e quindi costose) università d’Europa, investendo dalla sua nascita una piccola cifra (€ 200/mese) gli assicurerò la migliore istruzione possibile.


In generale, l’obbiettivo di qualsiasi investimento, utilizzando un esempio finanziario, è:

- Impiegare un capitale di denaro oggi

- Ottenere nel futuro una o più entrate di denaro superiori al capitale investito


Ovviamente l’investimento non sostituisce, se non su capitali importanti, la nostra principale fonte di reddito, il lavoro, ma può rendere molto più efficienti tali entrate.


Un esempio è l’accantonamento per la pensione.

I contributi che paghiamo durante la nostra vita lavorativa, molto probabilmente, non saranno sufficienti a mantenere il tenore di vita che grazie al lavoro siamo riusciti a raggiungere. Accantonando invece per 30/40 anni un 5/10% del nostro reddito da lavoro potremo con pochissimo sforzo colmare tale gap. Basta pensarci prima!


L’investimento è quindi per tutti, che si abbia già un capitale o no. Per chi ha già un capitale importante, investire può anche significare proteggere nel tempo tale patrimonio dall’erosione dovuto dall’inflazione, e quindi mantenere il proprio potere d’acquisto.

Se si riesce inoltre a battere il tasso di inflazione, il patrimonio incrementerà.

Per chi invece, oggi, non ha capitali, investire una piccola cifra in maniera costante e per lungo tempo può fornire immense soddisfazioni.


Riporto sotto un esempio derivante da un’analisi reale:

- Investimento di 1200 € ogni 6 mesi su uno strumento finanziario (ETF Ishares Core MSCI World UCITS ETF) che replica l’andamento del mercato azionario a livello globale. Significa accantonare 200 € mensili.

- Periodo di tempo 2010 – 2022, dodici anni.

Tale strumento ha ottenuto un rendimento, al netto delle commissioni varie (ho imposto un 2% di commissioni all’analisi) del 9,573% annuo.

Risultati:

- Investito complessivo: € 31.200

- Capitale ottenuto: € 56.772,42

- Rendimento totale 81,963%



Per completezza di informazioni va detto che gli ultimi dieci anni hanno avuto performance molto importanti, ma se anche nel futuro fossero leggermente più basse, i risultati rimangono rilevanti.


Come si può vedere dall’esempio, grazie agli investimenti e ad una corretta strategia, si possono raggiungere obiettivi e desideri per i quali il solo reddito da lavoro risparmiato in conto corrente non sarebbe sufficiente.


Per concludere, delineare in anticipo gli obiettivi di vita, che siano essi finanziari o materiali, e con una pianificazione personalizzata e corretta, è possibile raggiungere risultanti importanti. Questo vale per tutti, per chi ha capitale e per chi non lo ha.


Anzi, partire da giovani, avendo un orizzonte temporale molto lungo, anche solo con una piccola porzione del proprio stipendio, potrebbe essere la scelta migliore.

L’importante è pianificare, perché ricordiamoci che investire comporta sempre dei rischi. Tali rischi vanno valutati, pesati, e gestiti, per massimizzare il risultato finale.

 
 
 

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